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tamier

Propriéta

Il tamier è tossico nell'insieme, il suo grande rhizome nerastro contiene un latte astringente (ossalato di calcio) che può causare dermiti di contatto.

 

La polpa era precedentemente prescritta come purgativo e come diuretico, e soprattutto utilizzata per le sue proprietà antinevralgiche in impiego esterno sotto forma di cataplasma (radice cotta) per trattare ematomi e contusioni, da cui il suo nome vernacolare d'erba alle donne battute.

 

Era anche prescritta in impiego esterno per trattare i reumatismi, la crisi di goccia. Al giorno d'oggi il tamus è prescritto in omeopatia come antireumatismale. Tempo addietro, le nostre nonne lo utilizzavano per trattare i pidocchi.

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Le tamier fruit
Il tamier comune (tamus communis) è ancora chiamato erba alle donne battute; si tratta di una pianta vivace che cresce nelle siepi ed i boschi chiari, appartiene alla famiglia delle "dioscoreacee"

 

La parte sotterranea è un rhizome tuberoso.

I gambi prodotti crescono in primavera e muoiono dopo la frutificazione. Questi gambi sono volubili, possono raggiungere circa 4 m ; alla loro uscita, sono verdi, tinte di porpora o a volte quasi nere secondo i sogetti. Alla rottura, lasciano sfuggire molta linfa ed un odore non molto piacevole. Gli strati alternativi sono, all'inizio, di un verde molto brillante; la loro forma ricorda quella di un cuore a punta allungata.



I

In aprile - maggio, i fiori appaiono, sono minuscoli, tuorlo-verdastro e raggruppate in mazzi di piccola dimensione per i fiori femminili (a pistil) ed in lunghi mazzi stretti per i fiori maschili (a stamigna).

 

Questa pianta essendo "dioïque", questi due tipi di fiori sono portati da individui diversi.

 

I frutti sono baie rosse che persistono a lungo sul gambo che ha appassito.

 

I giovani gambi che somigliano a crescite di asparagi sono oggetto, nella nostra regione, di una ricerca accanita, si li chiama reponchons (pronunciare pépounchouns, si deve intendere il "s" finale). Questa parola deve provenire da poncho (pouncho) che designa una punta; perdono per i puristi, non controllo l'ortografia "occitane". Queste crescite sono consumate dopo cottura all'acqua che sparge un odore non molto  ingaggiante, sia in vinaigrette, accoppiata se si vuole, di un condimento più conseguente, sia in omelette con lardone.

 

In esse stesse, occorre riconoscere, il loro gusto è abbastanza deviando per i non abituati.

 

Invece, i frutti e il rhizome crudo sono tossici.

 

Questo rhizome possiede virtù medicinali diuretiche, purgative, vomitives e risolutive.

La pianta era precedentemente applicata sulle ferite delle donne vittime di violenze da cui il nome stende sull'erba alle donne battute.

 

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